Il terzo occhio

 Il Terzo Occhio, avvolto nell'alone di mistero e curiosità, ha sempre affascinato le varie culture attraverso i secoli. Questo simbolo esoterico è strettamente correlato alla tua forza intuitiva, alla guida spirituale, alla percezione e alla consapevolezza. Custodisce il segreto per modellare la realtà secondo i tuoi desideri e per realizzare ciò che aspiri a ottenere dalla vita; è il fulcro della consapevolezza elevata e del mondo spirituale interno. Le civiltà antiche hanno perfezionato diverse tecniche e procedimenti per stimolare e risvegliare questo enigmatico nucleo di coscienza. In questo filmato, ti farò conoscere uno di questi metodi millenari che è passato di generazione in generazione. Tuttavia, prima di procedere, ricorda di iscriverti al canale e attiva le notifiche. Gli antichi egizi, con le loro convinzioni profondamente radicate nell'ordine divino e cosmico, cercavano di decifrare le relazioni interconnesse tra tutte le cose. Per un lasso di tempo che va oltre i 3000 anni, le scuole mistiche d'Egitto, note anche come Scuola Egizia del Mistero, sono state custodi dei segreti più profondi di saggezza e conoscenza dell'umanità. Questi precetti coprivano un'ampia gamma di argomenti, compresi la filosofia, la matematica, l'astrologia e le pratiche spirituali. Nel passato lontano, studiosi e ricercatori sostenevano l'idea che i grandi maestri della scuola egizia del mistero provenissero da una terra ultraterrena. Il Terzo Occhio, come descritto nel libro di Horus, è un simbolo significativo nella religione dell'Antico Egitto. L'occhio di Horus ha sempre rappresentato un simbolo di protezione, benessere e supremazia. Gli esperti ritengono che questo simbolo potrebbe rappresentare la visione spirituale, l'intuizione e la capacità di andare oltre il mondo fisico. Era visto come un emblema del sole ed era legato alla luce e all'illuminazione.


Nell'ambito della spiritualità contemporanea, la ghiandola pineale è collegata al Terzo Occhio. Questa piccola ghiandola endocrina si trova nel mezzo del nostro cervello ed è ritenuta il fulcro di esperienze di carattere spirituale e mistiche. Il suo ruolo nel facilitare stati di coscienza modificati e percezioni spirituali le ha attribuito il significato del Terzo Occhio, del rifugio dell'anima e dell'Occhio di Dio.


Il nome Terzo Occhio è legato al DMT, o Dimetiltriptamina, un composto psichedelico che in tracce si trova nel corpo umano ed è prodotto e rilasciato dalla ghiandola pineale, facendo provare visioni intense. Il DMT è pensato inoltre di giocare un ruolo nella creatività, nei sogni, nell'immaginazione e nello stato di calma interiore che nasce dalla meditazione profonda.


Alcuni promotori del DMT sostengono che questo composto sia liberato in abbondanza al momento della nascita, mentre altri ipotizzano che cosa simile avvenga al momento del decesso. Quest'ultima teoria potrebbe spiegare le straordinarie esperienze di premorte riportate da alcuni individui, suggerendo che queste potrebbero essere condizionate dalla liberazione di DMT endogeno.


Studi condotti in questo campo rivelano che i bambini hanno livelli di DMT superiori agli adulti, aspetto che potrebbe spiegarci la loro elevata immaginazione e creatività.


E' stato infine avanzato che gli antichi Egizi utilizzassero tecniche per stimolare la ghiandola pineale al fine di rilasciare DMT e "aprire" il Terzo Occhio. Il Terzo Occhio è localizzato nel mezzo delle sopracciglia, all'indietro attraverso il cranio ed internamente nel cervello. Questo costituisce il centro energetico associato alla nostra capacità di percepire elementi che superano i cinque sensi umani.


La ghiandola pineale, frequentemente denominata come il "terzo occhio", alberga strutture simili alla retina dell'occhio umano, compresi coni e bastoncelli. All'interno della ghiandola si può rintracciare il tessuto retinico e la corteccia visiva. In un modo affascinante, le cellule di questa ghiandola, denominate pinealociti, sono responsabili della sintesi di melatonina, l'ormone che ci consente di tenere a freno il ritmo circadiano, il ciclo sveglia-sonno e l'orologio biologico interno. Il "terzo occhio" di molte persone rimane in una fase di dormienza, ma esistono metodi volti a risvegliare e sfruttare a pieno il vasto e illimitato potenziale racchiuso in questo organo, una forza presente nel nostro io conscio e spirituale. In questo istante, intendiamo spiegarti una pratica antica per attivare il tuo terzo occhio e aprirti un mondo di poteri sovrumani e di manifestazione della realtà come tu la desideri. Può essere necessario provare diverse volte e ricorda, la perseveranza e la costanza sono elementi essenziali. Prima di tutto, trova un posto comodo ovunque tu possa sederti e rilassarti. Chiudi gli occhi e compi alcuni respiri profondi per facilitare il rilassamento del tuo corpo. Successivamente, prova a visionare immaginariamente l'intero tuo corpo dalla testa ai piedi, cercando al contempo di sciogliere ogni tensione. Immagina il rilassamento che pervade la tua testa, le spalle, il torso e così via. Una volta che il tuo corpo si è rilassato, è il momento di usare la tua cognizione per metterti in sintonia con le sensazioni che stai vivendo. Potresti desiderare di sintonizzarti su cose come la sensazione del peso dei tuoi capi di vestiario, la percezione dei movimenti del tuo corpo durante l'inspirazione e l'espirazione, e ogni altra sensazione fisica che ti venga in mente. Fai quest'ultimo passaggio per vari minuti, mantenendo la concentrazione su questa connessione e sul ritmo respiratorio.


Quando senti che sei totalmente in sintonia con il tuo stesso fisico, muovi la tua attenzione verso il punto situato fra le tue sopracciglia. Il modo meno complicato per farlo è visualizzare un distintivo o un po' di trucco che sono stati applicati lì. Fai un tentativo di dirigere lo sguardo interno dei tuoi occhi in quella rappresentazione, mantenendo gli occhi sigillati. Potresti notare alcuni pensieri che vengono e vanno nella tua testa mentre stai facendo ciò, ma limitati a osservarli, riconoscerli e lasciarli svanire senza dargli troppo peso.

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